Le differenze tra Osteopata e Fisioterapista.

Alcune delle principali differenze tra Osteopata e Fisioterapista sono rappresentate dalla visione del paziente, dall’interpretazione della malattia e dall’approccio del trattamento manuale.

L’approccio fisioterapico è legato a protocolli scientifici ben precisi, quello osteopatico varia in funzione delle caratteristiche cliniche che si riscontrano nel paziente e nel disturbo che lamenta.
Ciò che maggiormente colpisce e crea dilemma nel paziente, lasciandolo perplesso, è proprio quest’ultimo dato. Tuttavia, i risultati sono quelli che contano.
Molto spesso la scientificità non è in grado di comprendere i risultati al di fuori dei protocolli.
Se è consentito dire, la fisioterapia è orientata principalmente alla scomparsa del sintomo, senza ricercare la presenza di un problema anche a distanza dal sintomo stesso. Ad esempio è possibile trovare pazienti affetti da pubalgia, ove la stessa prende origine da una distrorsione di caviglia; oppure, paziente affetto da lombalgia innescata anteriormente da un problema di orgine viscerale. Il tutto può esser trattato da mani esperte e da una mente “aperta”che non si accontenta come obiettivo ultimo esclusivamente della scomparsa del sintomo, ma ne ricerca la causa generatrice.
L’osteopatia e la fisioterapia sono percorsi paralleli, ma ciò non vuol dire che una scienza neghi l’altra, anzi sono discipline complementari (un esempio sono le squadre sportive di alto livello in cui tutto lo staff di terapisti come osteopati, masso fisioterapisti, fisioterapisti cooperano all’interno di un circuito ben preciso e volto al recupero in toto dell’atleta). Anche l’osteopatia infatti è stata riconosciuta, il 23 dicembre 2017, come attività sanitaria.